Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Nel caso volto ad ottenere l’affidamento (child arrangement order) di Z, un bambino nato a seguito di un surrogacy agreement stipulato tra X (c.d. "surrogate") e A e B (c.d.”commissing parents” di Z), la Family Court ha permesso alla madre surrogata di tenere il bambino sulla base della sezione 1(1)(3)(4) del Children Act (1989).
Il Corte d’Appello di Londra, in data 30 giugno 2016, specifica la portata dell’“effective consent” nel caso di maternità surrogata, quando il consenso per l’utilizzo degli ovuli è dato prima di morire.
La Cassazione, accogliendo il ricorso contro una decisione del Giudice di Pace di Roma che aveva avvallato il provvedimento di espulsione nei confronti di una cittadina peruviana, ha stabilito che la necessità di seguire un rigido protocollo post-operatorio costituisce un motivo di salute ostativo all’espulsione.
La Corte Suprema statunitense si è pronunciata sulla legittimità della legge texana HB 2 che regola l’aborto, affermando che i requisiti richiesti alle cliniche abortive e ai medici impongono un onere eccessivo nell’accesso all’interruzione di gravidanza.
Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar Lombardia n. 2271/2015, in cui era stata dichiarata l’illegittimità delle delibere con le quali la Giunta della Regione Lombardia aveva stabilito di porre a carico delle coppie l’intero costo delle prestazioni per la PMA di tipo eterologo.
Secondo la Corte di cassazione la trascrizione non comporta una violazione dell’ordine pubblico ed è funzionale a preservare il preminente interesse del minore.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accolto il ricorso presentato contro il Governo russo da cinque cittadini stranieri cui è stato negato il diritto di ingresso e di residenza in Russia in quanto positivi all’HIV e ha dichiarato che la negazione del permesso di soggiorno o la dichiarazione di presenza indesiderata (“undesirability decision”) sul territorio russo (presupposto per l’ordine di espulsione o per il divieto di ingresso) basata sullo stato di salute del richiedente, nel caso di specie sull’essere positivi all’HIV, viola gli artt. 8 e 14 della CEDU.
La Corte costituzionale ha dichiarato in parte inammissibili e in parte infondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tar Lazio nei confronti dell’art. 15 del d.l. n. 95/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 135/2012. La questione riguarda un decreto con il quale il Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Lazio aveva, in attuazione della norma impugnata, disposto che le previsioni di spesa per le prestazioni ospedaliere per il 2012 fossero ridotte.
La Family Division della High Court, tramite un parental order, riconosce in capo a una coppia same sex la genitorialità nei confronti di tre minori nati tramite gestazione per altri da tre gestanti diverse. Ai fini della valutazione giurisdizionale viene tenuta in particolare considerazione la tutela del preminente benessere del minore e se i pagamenti effettuati nei confronti delle donne gestanti potessero configurarsi quale rimborso per le spese ragionevolmente sopravvenute.
La Family Court inglese, tramite un parental order, riconosce in capo a una coppia same sex la genitorialità nei confronti di tre minori nati tramite gestazione per altri da tre gestanti diverse. Ai fini della valutazione giurisdizionale viene tenuta in particolare considerazione la tutela del preminente benessere del minore e se i pagamenti effettuati nei confronti delle donne gestanti potessero configurarsi quale rimborso per le spese ragionevolmente sopravvenute.